Per mesi abbiamo parlato di matrimonio, di come prepararsi al fatidico giorno, di come scegliere abito, location, invitati, viaggio di nozze; di come affrontare i mesi precedenti e successivi. Abbiamo dato consigli, spunti e informazioni, ora invece vi chiediamo: vi è mai capitato di dire, anche solo per scherzo, vista la difficoltà del trovare un partner o di organizzare, se lo avete trovato, il matrimonio perfetto… mi sposo domani con il primo che passa? Magari vi è successo, in un momento di sconforto o semplicemente di divertimento con gli amici, ma non lo fareste davvero, del resto, come si fa a sposare qualcuno che nemmeno si conosce? Chi lo farebbe mai?
Eppure, qualcuno che lo fa esiste davvero.
“Matrimonio a prima vista” è il titolo di un programma targato Sky Uno e sbarcato in Italia nel 2016 sulla base del format americano “Married at first sight”. Come funziona? Un team di esperti composta da un sociologo, una sessuologa e uno psicologo, a partire da una selezione di partecipanti al programma, compone coppie che, secondo parametri scientifici, caratteriali ecc. sarebbero compatibili e avrebbero un’alta percentuale di probabilità di…non scoppiare. Ai prescelti viene così comunicata la selezione che implica…il doversi sposare, e loro, che teoricamente non sanno di essersi iscritti al gioco con queste modalità, scelgono se accettare o meno. Fin qui, sembra già tutto molto strano e ai limiti dell’ordinario, ma non è comunque tutto: dopo essere stati messi al corrente della decisione degli esperti, i futuri sposi devono comunicarla anche ai parenti e amici, completamente all’oscuro di tutto. Potrete immaginare le reazioni di coloro che, volendo bene all’amico/a, fratello o sorella, figlio, figlia, e avendo sempre sognato per lui/lei il matrimonio e l’amore perfetto…vengono invitati alle sue nozze con una persona totalmente sconosciuta. Arrivato il giorno del matrimonio, finalmente i due si incontrano, per la prima volta all’altare, un po’ come accade ancora nelle tradizioni di alcuni paesi asiatici o africani. Si celebra il rito e si passa ai festeggiamenti durante i quali si dovranno conoscere anche i parenti e gli invitati del nuovo partner. Dopo di che, la partenza per la luna di miele e una volta tornati, un mese di vita insieme per decidere se proseguire o meno la relazione optando per il consolidamento del legame o, dall’altra parte, il divorzio.
Assurdo, penserete. Ma qualche coppia sopravvivrà davvero? Probabile, anche se spesso questo non è avvenuto, causa le incociliabili differenze di vedute e di personalità dei due. Differenze che, se si fossero conosciuti in altre circostanze, con più tempo, magari avrebbero scoperto e imparato ad accettare, ad amare, o magari invece, rifiutato comunque, ma sulla base di una conoscenza approfondita e non di qualche mese passato insieme per forza su prescrizione di un programma televisivo e seguiti h24 dalle telecamere. Tuttavia il programma, oltre a porsi come un alternativo gioco delle coppie, spinge anche a una riflessione più profonda, magari non intenzionalmente: quale valore hanno davvero oggi l’amore e la conoscenza dell’altro?
Ma la vera domanda è…voi partecipereste?