Mascherine, stelle filanti, festoni colorati, scherzi, chiacchiere e bugie: il Carnevale è il momento più allegro e colorato del calendario e anche quest’anno è tornato portando con sé la ventata di spensieratezza e divertimento che lo contraddistingue dalle altre festività. Malgrado sfilate, feste, travestimenti goliardici e profani dall’aria tutt’altro che sacrale, il Carnevale ha un forte legame con la tradizione cristiana, in particolare con le festività pasquali. Contrassegnato da divertimento ed eccessi, è il momento che precede la Quaresima, periodo di rinuncia e sacrifici per eccellenza. Secondo la tradizione, in base alle diocesi di appartenenza, i vari comuni festeggiano il Carnevale in giornate differenti, in particolare, in Lombardia, quello di rito ambrosiano fa da chiudi fila a tutti gli altri già passati.
Nonostante le sfilate delle grandi città siano le più conosciute, anche nei piccoli centri di provincia non si rinuncia a festeggiare l’evento più divertente dell’anno. In alcuni comuni si svolgono movimentate e allegre parate, in altri si organizzano feste in maschera, in altri ancora, invece, si opta per iniziative diverse e dai tratti culturali. È il caso di Azzate, in provincia di Varese, ridente cittadina dalla storia plurisecolare dove la Pro Loco ha organizzato una conferenza d’arte dal titolo “Carnevale, allegoria del gusto e peccato di gola”, nell’Antica stanza cortese, nostra location e antica dimora che ospita numerosi eventi e cerimonie. L’iniziativa carnevalesca si è svolta il 2 di marzo e ha contato la presenza di una trentina di partecipanti e di tre ospiti d’eccezione: Carlo Alberto Carutti che da giovane abitava la villa; Giancarlo Vettore, storico di Azzate e, Roberto Faravelli, attuale proprietario della dimora. Carutti ha raccontato del passato dell’Antica Stanza Cortese, in principio deposito di legname trasformato poi in villa in seguito alla ristrutturazione e alla scoperta dei suoi preziosi affreschi, attività rese possibili grazie alla lungimiranza di Roberto Faravelli. I partecipanti sono rimasti incantati dal racconto dello storico Vettore che ha descritto ciascuna delle opere pregiate ritrovate nell’edificio e hanno potuto approfittare di un rinfresco, offerto dai fratelli Faravelli, a base di salumi, primi piatti, un bicchiere di prosecco e dolci tipici carnevaleschi: frittelle alla crema e chiacchiere a volontà in un luogo intriso di storia e magia, perfetto per trascorrere in compagnia i propri momenti e occasioni speciali.