Il gran giorno è arrivato dopo mesi di attesa e, in un batter d’occhio, è già passato. Tutta l’ansia dei preparativi, lo stress; gli appuntamenti vari tra atelier per provare vestiti, gioiellieri per le fedi, agenzie viaggi per la luna di miele; i festeggiamenti dell’ultima notte da single e quelli del giorno del matrimonio con amici e parenti più cari; il viaggio più bello della vostra vita in un paradiso tropicale…è tutto finito. Da ora inizia la vera sfida. Non avete fatto in tempo a tornare dalla vostra bella vacanza da coppietta felice a Malibù che i vostri migliori (o peggiori, dipende dai punti di vista) amici hanno iniziato già a bombardarvi con la classica domanda: “Ma chi ve l’ha fatto fare?”. All’inizio vi sembra che tutti abbiano la tendenza a esagerare un po’, soprattutto chi è sposato da tempo e cerca di scoraggiarvi con le solite storie: “non sarà tutto rose e fiori”, “vedrete tra un anno”, “non vi sopporterete più”, “i figli sono la tomba del matrimonio” … e chi più ne ha più ne metta. E hanno ragione, sarà difficile, senza dubbio. Portare avanti un matrimonio sicuramente non è una passeggiata: bisogna ricostruire le proprie vite daccapo; dall’essere completamente indipendenti e sufficienti a se stessi, bisogna imparare a confrontarsi, anche e soprattutto per questioni importanti, con un’altra persona, anch’essa in fase di sperimentazione. Tutto è una novità, e si sa, quando due teste si trovano a dover ragionare insieme, spesso prima di riuscire a farlo nella stessa direzione devono perdersi tra mille viuzze e sbattere contro il muro di qualche vicolo cieco.
Ma come, quando eravate solo fidanzati sembrava tutto così idilliaco, non avete mai litigato! Certo, ma è anche vero che, oltre la fede al dito e una stessa casa, dovrete condividere molto altro. Dai fatti più concreti (la scelta del nuovo arredamento per il bagno, il pagamento delle bollette, l’acquisto di un cucciolo), ai meno tangibili (gioie e frustrazioni lavorative del partner, piccole scenate di gelosia e litigi); perfino la nascita di un figlio, se, ve lo auguro, nei vostri desideri. E il tutto vivendo 24 ore su 24 insieme, respirando la stessa aria di casa e non, quando siete fuori; dovendo cercare di restare uniti davanti alle difficoltà. E a volte vi sembrerà di non farcela e vi sentirete demoralizzati (c’è addirittura chi ha teorizzato l’esistenza di un “post wedding blues”, una malinconia da post matrimonio). Ma tutto questo non farà altro che permettervi di crescere, come individui (facile dover rendere conto solo a se stessi e far capo solo alla propria interiorità), e come coppia.
Dedicatevi del tempo per voi, prendendovi i vostri spazi personali, ma cercando anche di condividere più esperienze possibili: questo vi permetterà di conoscervi e imparare a volervi bene sul serio.Se prenderete con filosofia ogni passo, anche quello apparentemente sbagliato, della vostra nuova vita insieme, diventerete senza dubbio persone migliori e scoprirete che l’amore vero non è quello per cui vi siete uniti in matrimonio, ma quello che vi permetterà di mantenerlo in vita sempre.
Allora quando i vostri migliori amici vi chiederanno, “Ma chi ve l’ha fatto fare di stare insieme tutti questi anni?”, voi risponderete senza dubbio: “L’amore!”