Bellezze pre-rinascimentali che non passano di moda
Una dimora di altri tempi immersa nel verde delle colline che incorniciano il paesaggio lacustre di Monate e Comabbio (Varese), prezioso gioiello di età medievale che porta con sé storia e bellezza rendendosi perfetta come location per ospitare eventi e occasioni speciali. L’antica Villa Lampugnani, denominata, in virtù della sua storia di passaggio di proprietà da una casata all’altra nei secoli, Villa Bossi-Tettoni-Benizzi-Castellani, racchiude in sé la cosiddetta Antica Stanza Cortese, ad Azzate, e vanta una storia di più di 600 anni durante i quali è stata più volte ristrutturata e riutilizzata a scopi differenti, fino a raggiungere la sua splendida forma odierna che la rende il set perfetto per eventi d’eccezione.
Quella che oggi è conosciuta come l’Antica Stanza Cortese è stata in passato la dependance della villa della famiglia Bossi e di quelle che l’hanno succeduta, ed è oggi adibita a Palazzo Comunale. Fu costruita nel XV secolo insieme all’edificio adiacente, in particolare venne curata, negli interni e negli esterni, da Matteo Bossi che realizzò la cinta muraria visibile ancora oggi e il meraviglioso giardino, piantando alberi ed essenze di varietà diverse. Proprio l’ambiente esterno al complesso architettonico, ne fa un luogo perfetto di cui approfittare durante gli eventi: i raffinati banchetti per pranzi e cene in occasione di avvenimenti speciali, soprattutto se bel tempo, vengono allestiti proprio nel giardino così da ricreare un’atmosfera magica e sognante, d’altri tempi.
Curiosa e degna di nota, la storia dell’Antica Stanza, che ha assunto questo nome a seguito di un fatto singolare: se prima si trattava della dependance dei signori della città, in seguito diventò la dimora dei loro cortigiani e di coloro che lavoravano nella proprietà. Da qui l’aggettivo “Cortese” diventato parte integrante della denominazione dell’edificio.
Una delle particolarità della Stanza, che ne fanno un luogo di interesse storico e artistico, tanto da essere tutelata dallo stesso Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, è la sua affrescatura: scoperti per caso negli anni ’70, gli affreschi erano stati coperti da strati di imbiancatura precedenti ma una volta riportati alla luce, sono stati rinvenuti in buono stato e oggi si possono ammirare in tutta la loro bellezza. Il più importante (per questo si presume che la stanza fosse adibita a “Camera nuziale”), raffigura lo sposalizio tra un cavaliere e la sua dama. Tenendo in conto che ad essere allestiti in quella stanza sono spesso proprio i ricevimenti dei matrimoni, non si può non notare una particolare, quanto piacevole, coincidenza, quasi come se la passata “veste” di quel luogo fungesse da buon auspicio per i neo sposi che lì festeggiano la loro unione.
Una bella vista dentro, grazie al mobilio in stile rinascimentale, il pavimento in cotto e le travi a vista, e fuori, dove si intravede al di là delle case, il rilassante paesaggio collinare che si specchia nel lago.
Villa Lampugnani con la sua Stanza cortese è una location perfetta che permette di tornare indietro nella storia e godere di un’atmosfera intima, raccolta e romantica, e di bellezze, artistiche e naturali ancora originarie, malgrado i secoli trascorsi.